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Isteroscopia office: diagnostica

L’isteroscopia è una tecnica mini-invasiva endoscopica che, attraverso l’uso di un’ottica con telecamera sottilissima e di strumenti adeguati, consente di diagnosticare (isteroscopia diagnostica) e curare (isteroscopia operativa) diverse condizioni patologiche.
L’isteroscopia diagnostica diviene utile nel caso di sanguinamenti uterini anomali, tanto nell’età fertile quanto e soprattutto dopo la menopausa, ed è possibile evidenziare malformazioni uterine come setti, patologie della cavità dell’utero come polipi, fibromi, iperplasie o in alcuni casi tumori maligni.
L’isteroscopia diagnostica viene effettuata in ambulatorio senza anestesia, oppure in regime di Day Surgery (senza ricovero) in sedazione o in anestesia loco-regionale. La procedura strumentale dura mediamente 10-20 minuti.

Che cos’è l’isteroscopia?

Mediante l’isteroscopia si valuta la morfologia interna della cavità uterina, attraverso uno strumento sottile (isteroscopio) collegato ad una telecamera. L’isteroscopio viene introdotto nell’utero attraverso la vagina senza dover applicare lo speculum (divaricatore vaginale) e senza usare strumenti traumatici. La metodica quindi elimina ogni espediente che può provocare ansia, paura e soprattutto dolore. La metodica permette di fare diagnosi ed occasionalmente di risolvere il problema (eliminare aderenze o asportare piccoli polipi).

A cosa serve l’isteroscopia?

L’isteroscopia è un esame utile per :

  • la diagnosi di patologie intrauterine focali (polipi cervicali e endometriali, iperplasia, malformazioni congenite, aderenze, miomi sottomucosi e intramurali, carcinomi);

  • per localizzare e rimuovere una spirale oppure corpi estranei;

  • per studiare la mucosa endometriale nelle varie fasi del ciclo mestruale e per lo studio della sterilità/ infertilità;

  • per studiare la mucosa endometriale durante la terapia ormonale in menopausa oppure durante la terapia con Tamoxifene nei casi di tumore mammario.

L’isteroscopia è dolorosa?

Nel caso l’isteroscopia venga effettuata in regime ambulatoriale senza anestesia, è previsto l’utilizzo di strumenti di diametro più sottile (in genere tra i 2 ed 5 mm), rispetto a quelli utilizzati in sala operatoria. Il canale cervicale e la cavità uterina vengono dilatati delicatamente attraverso l’infusione di acqua sterile (soluzione fisiologica) dalla vagina. La dilazione del canale cervicale con l’acqua consente il passaggio dell’isteroscopio e la visione della cavità uterina. L’utero risponde a tale distensione contraendosi come durante una mestruazione ed evocando qualche volta un dolore crampiforme simil-mestruale sopra il pube o all’altezza della spalla, che scompare in pochi minuti senza bisogno di alcuna terapia. Nel 5% delle pazienti l’esame evoca un dolore più importante. In questi casi, non appena la paziente lo richieda, il medico sospende immediatamente la procedura e la programma in narcosi (sedazione totale) con effettuazione in sala operatoria.

Quanto dura l’esame?

Pochi minuti. Dura senz’altro di più la raccolta dei dati e la preparazione dello strumentario.

Dopo l’esame è necessaria l’assistenza?

No, in genere i disturbi che possono comparire sono lievi e transitori.

Quali sono le complicanze dell’isteroscopia diagnostica?

  • Dolore pelvico (abbastanza frequente ma lieve e transitorio);
– Infezione ascendente (rara);
– Reazione vagale (rara).
  • Perforazione uterina (molto rara se eseguita da operatori esperti)
Tali complicanze sono facilmente evitabili da operatori esperti e con l’uso della corretta strumentazione e tecnica.

L’isteroscopia sostituisce il “raschiamento”?

Si, Oggi il raschiamento deve essere considerato un esame diagnostico obsoleto visto che è una tecnica alla cieca. Molte isteroscopie eseguite dopo un raschiamento hanno dimostrato la persistenza all’interno dell’utero di patologie non diagnosticate.

È sempre necessaria la biopsia endometriale?

No, in alcuni casi però è necessario associare una biopsia all’isteroscopia. Associando la biopsia endometriale o endocervicale, l’isteroscopia ha una maggiore accuratezza diagnostica perché viene fatta mirata o orientata sulla lesione visualizzata.

In che fase del ciclo viene eseguita l’isteroscopia?

Risulta più accurata dal punto di vista diagnostico e anche meno dolorosa se eseguita nella fase proliferativa del ciclo – dopo il ciclo mestruale, mentre se eseguita dopo il 14-15° giorno del ciclo nelle donne in età fertile è importante escludere una gravidanza in atto. Nello studio dell’infertilità invece è meglio eseguirla nella seconda fase del ciclo – dopo il 14 giorno. In menopausa invece può essere eseguita in qualsiasi momento.
Non deve esserci inoltre una perdita di sangue perché il sanguinamento rende impossibile la visione.

Può l’esame non riuscire o non essere risolutivo per la diagnosi?

L’esame non si riesce ad eseguire in caso di: 
– presenza di sangue o abbondante muco in cavità;
– stenosi serrata del canale cervicale che impedisce senza l’anestesia di introdurre l’isteroscopio in cavità.

Si possono eseguire interventi isteroscopici ambulatoriali?

Con lo sviluppo della tecnologia e delle tecniche oggi giorno possiamo eseguire interventi outpatient, senza la necessità di sedare la paziente. Gli interventi office con una selezione adeguata delle pazienti e una tecnica idonea sono indolori e molto vantaggiosi sia per le donne che in questo modo evitano un’anestesia generale o locale e possono tornare subito alle loro attività, senza necessità di ricovero, che per le strutture ospedaliere che in questo modo possono utilizzare le sale operatorie per gli interventi maggiori.
Il dottor De Tommaso Antonio svolge interventi di isteroscopia diagnostica ed operativa in regime SSN presso l’HPG XXIII di Bergamo ed in regime privatistico presso il Gruppo Humanitas Gavazzeni di Bergamo.