Una vera rivoluzione per lo screening parentale a partire dalla decima settimana, eseguito con un normale prelievo di sangue materno per l’analisi del DNA fetale.
L’Harmony Parental Test determina il rischio di trisomia 21, 18 e 13 misurando la quantità di DNA fetale, specifica dei relativi cromosomi, che circola libera nel sangue materno, ma non esclude la presenza di tutte le anomalie fetali.
Pertanto, non essendo un test diagnostico, il Medico può decidere di non integrare le informazioni fornite dal test Harmony con altri dati clinici ed ecografici.
Harmony Parental Test può essere richiesto dai professionisti del settore sanitario per donne in gravidanza a partire dalla decima settimana di gestazione.
Basato su un semplice prelievo di sangue materno può essere eseguito in gravidanze singole o gemellari (massimo 2 feti) insorte mediante tecniche di fecondazione in vitro (IVF)
L’altissimo grado di affidabilità riduce sensibilmente la possibilità di essere inutilmente sottoposte al rischio di indagini diagnostiche invasive (Amniocentesi o Villocentesi)
Harmony Parental Test è, tra tutti i test similari, l’unico ad essere stato sottoposto ad una validazioni clinica basata su oltre 6.000 donne gravide.
Gli studi scientifici pubblicati ne confermano l’elevata sensibilità, tanto da essere l’unico test di screening parentale ad essere utilizzato presso il Fetal Medicine Center di Londra dove ha sede l’organismo internazionale (Fetal Medicine Foundation) che si occupa della verifica di attendibilità dei test impiegati in questo delicato settore.
I risultati del test sono disponibili entro due settimane dalla data del prelievo e, in maniera molto chiara e comprensibile, specificano il rischio specifico per ogni trisomia.
A discrezione della gestante può essere indicato anche il sesso del nascituro ed eseguita l’indagine a carico dei cromosomi X e Y per escludere la presenza di eventuali aneuploidie correlate.
Riassumendo:
- può essere eseguito all’inizio della gravidanza, ovvero dalla decima
- É un test non invasivo e quindi non comporta alcun rischio sia per la madre che per il feto
- Fornisce i risultati più accurati identificando oltre il 99% delle trisomie 21 (Sindrome di Down)
- É il test di screening più controllato e validato a livello internazionale
- Rispetto agli altri test di screening riduce moltissimo la probabilità di avere un risultato falso positivo (<0,1%)